Proattività: cos’è e come svilupparla sul lavoro

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Andrea Barbieri

 

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La proattività è un termine utilizzato per descrivere un atteggiamento e un comportamento orientati all’azione anticipata e al controllo delle proprie azioni e reazioni. In sostanza, si tratta di prendere l’iniziativa e agire in modo preventivo anziché reattivo.

Esempi Pratici della Proattività in Generale:

  • Studiare in anticipo per un esame: Un approccio proattivo alla preparazione per un esame significa iniziare a studiare con anticipo anziché aspettare l’ultimo minuto.
  • Gestire le finanze: Una persona proattiva pianifica un bilancio mensile, risparmia denaro e investe per il futuro invece di spendere in modo impulsivo.
  • Mantenere uno stile di vita salutare: Chi è proattivo riguardo alla salute si impegna in una dieta equilibrata, fa regolare attività fisica e pianifica visite mediche preventive per prevenire problemi di salute futuri.
  • Crescita personale e professionale: Una persona proattiva cerca costantemente opportunità di apprendimento e sviluppo, partecipando a corsi, leggendo libri e acquisendo nuove competenze.

Ora, vediamo come la proattività può essere applicata specificamente sul lavoro.

Cosa significa essere proattivi sul lavoro

Essere proattivi sul lavoro è spesso associato al successo professionale, poiché consente di influenzare attivamente il proprio percorso e di affrontare le sfide in modo costruttivo. Le persone proattive sono in grado di assumere il controllo della propria carriera e di contribuire in modo significativo all’azienda in cui lavorano.

Proattività sul lavoro: sul posto di lavoro, la proattività si riferisce a un atteggiamento in cui un individuo prende l'iniziativa, assume la responsabilità delle proprie azioni e contribuisce in modo significativo al successo dell'azienda. 

Esempi pratici di proattività sul lavoro:

  • Iniziativa per il miglioramento: un dipendente proattivo può proporre idee per migliorare i processi interni dell’azienda, aumentando l’efficienza e riducendo i costi.

  • Risoluzione dei problemi: quando si verifica un problema, un dipendente proattivo cerca soluzioni anziché aspettare che qualcun altro risolva la situazione. Può affrontare la questione direttamente o coinvolgere il team nella ricerca di una soluzione.

  • Gestione del tempo: un dipendente proattivo pianifica le proprie attività e prioritizza i compiti in modo da massimizzare la produttività e rispettare le scadenze.

  • Assunzione di responsabilità: la proattività sul lavoro implica l’assunzione di responsabilità per il proprio lavoro e la volontà di accettare sfide e responsabilità aggiuntive quando necessario.

  • Comunicazione efficace: essere proattivi nella comunicazione significa comunicare in modo chiaro ed efficace con i colleghi e i superiori, condividendo informazioni importanti in modo tempestivo.

  • Sviluppo professionale: un dipendente proattivo cerca opportunità di formazione e sviluppo per migliorare le proprie competenze e contribuire al successo dell’azienda.

  • Creazione di relazioni positive: una persona proattiva cerca di stabilire relazioni positive con i colleghi, creando un ambiente di lavoro collaborativo e armonioso.

In generale, la proattività sul lavoro è un tratto molto apprezzato, poiché può contribuire al successo individuale e aziendale. I dipendenti proattivi sono spesso considerati risorse preziose per l’azienda poiché contribuiscono al miglioramento continuo, alla risoluzione dei problemi e al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Come dimostrare proattività

Dimostrare proattività sul lavoro è un modo efficace per distinguersi e contribuire al successo dell’azienda.

  • Identificare opportunità di miglioramento:
    • Esempio: notare che il processo di gestione dei documenti dell’ufficio potrebbe essere migliorato. Proporre un sistema digitale più efficiente e presentare la proposta al team.

  • Prendere l’Iniziativa:
    • Esempio: se il capo non ha assegnato un compito, anziché aspettare istruzioni, iniziare il compito in anticipo e poi informare il capo dei progressi.

  • Assumere responsabilità aggiuntive:
    • Esempio: volontariarsi per coordinare un progetto complesso che richiede più risorse e leadership.

  • Risolvere problemi rapidamente:
    • Esempio: affrontare immediatamente un problema che influisce sulla produzione senza aspettare che diventi una crisi.

  • Comunicare apertamente e chiaramente:
    • Esempio: informare tempestivamente il team dei problemi o delle sfide che potrebbero influire sui risultati e contribuire a trovare soluzioni.

  • Imparare costantemente:
    • Esempio: iscriversi a corsi online o leggere libri per acquisire nuove competenze pertinenti alla posizione.

  • Collaborare in modo attivo:
    • Esempio: lavorare con altri dipartimenti per condividere conoscenze e risorse e migliorare la collaborazione interfunzionale.
  • Mettere in atto iniziative personali:
    • Esempio: creare un database di risorse utili per il team e condividerlo per migliorare l’accesso alle informazioni.

  • Fornire supporto ai colleghi:
    • Esempio: offrire assistenza a un collega che ha bisogno di aiuto per completare una scadenza importante.

  • Essere orientati ai risultati:
    • Esempio: concentrarsi sugli obiettivi chiave dell’azienda e lavorare costantemente per raggiungerli.

Come i recruiter testano la proattività

I recruiter spesso cercano di valutare la proattività dei candidati durante il processo di selezione per identificare chi potrebbe essere un contributo proattivo per l’azienda. Di seguito alcune strategie e domande che i recruiter possono utilizzare per valutare la proattività dei candidati.

1) Domande Comportamentali

Le domande comportamentali sono una delle tecniche più comuni utilizzate dai recruiter. Queste domande mirano a far emergere esperienze passate in cui il candidato ha dimostrato proattività. Ad esempio:

  • Puoi condividere un’esperienza in cui hai preso l’iniziativa per risolvere un problema o migliorare un processo?

  • Descrivi un momento in cui hai superato le aspettative del tuo ruolo attraverso l’assunzione di responsabilità aggiuntive.
Le risposte a queste domande consentono ai recruiter di valutare la capacità del candidato di identificare situazioni in cui è necessaria l’azione proattiva e di descrivere come hanno affrontato tali situazioni.

2) Scenari Ipotetici

In alcuni casi, i recruiter possono presentare scenari ipotetici per valutare come il candidato reagirebbe a situazioni di lavoro specifiche. Ad esempio:

  • Immagina di essere il leader di un progetto e uno dei membri del team non sta svolgendo il suo compito in modo efficace. Come gestiresti questa situazione?

  • Supponiamo che tu abbia notato un inefficienza nei processi di lavoro. Cosa faresti per migliorarli?
Queste domande mettono alla prova la capacità del candidato di immaginare situazioni reali in cui la proattività è necessaria e di proporre soluzioni o azioni preventive.

3) Test di Simulazione

I test di simulazione possono essere utilizzati per valutare la proattività in modo pratico.

  • Ad esempio, in un’esercitazione di gruppo, i candidati potrebbero essere posti di fronte a una sfida da risolvere insieme. Il modo in cui un candidato si impegna attivamente nella risoluzione del problema, assume ruoli di leadership o offre idee innovative può indicare la proattività.

4) Domande sui Progetti Personali

I recruiter possono chiedere ai candidati se hanno lavorato su progetti personali o iniziative fuori dal lavoro che dimostrano la loro proattività. Questi progetti possono essere molto vari e includere:

  • Creazione di un sito web personale o di un blog.

  • Partecipazione a iniziative di volontariato o organizzazione di eventi.

  • Apprendimento autonomo di nuove competenze o tecnologie.

  • Avvio di un’attività o di un progetto imprenditoriale.
I recruiter cercano di comprendere come il candidato ha investito tempo ed energia in iniziative personali che dimostrano la sua motivazione e proattività.

5) Dinamiche del gruppo nelle selezioni di gruppo:

Durante un processo di selezione di gruppo, i recruiter mettono i candidati in situazioni in cui devono collaborare, risolvere problemi o prendere decisioni insieme ad altri candidati. Queste attività sono progettate per simulare il tipo di interazione e lavoro di squadra che i candidati affronteranno nella posizione per cui sono in competizione. Le dinamiche del gruppo offrono ai recruiter un’opportunità unica per osservare il comportamento proattivo dei candidati.

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