Il potere nell’ambiente di lavoro: tra tossicità e leadership

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Andrea Barbieri

 

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Il potere in ambito lavorativo dovrebbe essere impiegato per costruire una cultura organizzativa salutare, dove i leader agiscono con responsabilità e integrità, guidando i team verso il successo collettivo.

Oltre la gerarchia del lavoro

Nel contesto lavorativo, il potere va oltre la gerarchia, essendo fondamentale per un leadership efficace. Include il potere etico, basato sull’integrità e la fiducia, e il potere dell’intelligenza emotiva, che si focalizza sulla comprensione e gestione delle emozioni. Un leader con queste qualità tende a creare un ambiente di lavoro positivo, promuovendo la comunicazione, la collaborazione e la risoluzione costruttiva dei conflitti. È inoltre cruciale l’uso del potere per sostenere la diversità e l’inclusione, creando un ambiente dove ogni membro del team si sente valorizzato.

Il potere sul lavoro

Il potere è definito come “la capacità di un individuo o di un ente di esercitare autorità o influenza”. Di fatto, quando utilizziamo il potere, stiamo impiegando la nostra influenza per ottenere qualcosa. Ciò implica che ognuno possiede una forma di potere, e questo non è necessariamente negativo. La vera questione è quale tipo di potere una persona possiede e come lo utilizza. Ecco i sette tipi più comuni di potere sul luogo di lavoro e il loro utilizzo, secondo il webcast organizzato dalla Society for Human Resource Management (SHRM).

  1. Potere coercitivo: legato a chi può punire gli altri. Le persone temono le conseguenze del non adempiere a quanto richiesto. Può essere usato da un manager o dal reparto delle pianificazioni per assegnare turni di lavoro sfavorevoli.
  2. Potere di connessione: basato sulle relazioni. Chi possiede questo potere conosce e ha influenza su altre persone influenti all’interno dell’organizzazione.
  3. Potere esperto: deriva dall’esperienza e competenza specifica di un individuo, non necessariamente legata a posizioni elevate o titoli accademici.
  4. Potere informativo: posseduto da chi ha accesso a informazioni importanti o riservate. Comprende sia chi è sempre informato sugli eventi aziendali sia chi sa curare le informazioni nell’era digitale.
  5. Potere legittimo: deriva dalla posizione e dal titolo di lavoro. È legato all’autorità conferita da un ruolo specifico.
  6. Potere referenziale: appartiene a persone ben viste e rispettate. Si basa sulla capacità di influenzare attraverso relazioni personali positive.
  7. Potere di ricompensa: si riferisce alla capacità di offrire incentivi, come assegnazioni di lavoro, orari flessibili, retribuzioni o benefici.

È importante riconoscere che ognuno possiede una forma di potere, che può variare a seconda del contesto e del gruppo di riferimento. I due errori più comuni nell’uso del potere sono (1) tentare di usare un potere che non si possiede e (2) usare il tipo sbagliato di potere per ottenere risultati specifici.

L’ambiente di lavoro e il potere

Il potere e il suo impiego nel contesto lavorativo getta luce sull’importanza di un uso responsabile e consapevole di tale potere per prevenire o identificare ambienti lavorativi tossici e promuovere comportamenti etici e costruttivi.

L’ambiente tossico

Un ambiente di lavoro diventa tossico quando il potere è abusato o mal gestito. Segnali di tale tossicità includono l’uso frequente del potere coercitivo per intimidire o punire ingiustamente, la manipolazione attraverso il potere di connessione o la mancanza di trasparenza nell’uso del potere informativo. Questi comportamenti creano un clima di paura, sfiducia e bassa morale.

Per evitare la creazione di un ambiente lavorativo tossico, i leader dovrebbero promuovere l’autoconsapevolezza, incoraggiare il feedback e la crescita personale, e stabilire una cultura dove il potere viene utilizzato per il benessere collettivo e non per il guadagno personale.

L’ambiente positivo

Un ambiente lavorativo sano si manifesta quando il potere è esercitato in modo equo e con responsabilità. L’etica e l’intelligenza emotiva giocano un ruolo cruciale nell’instaurare relazioni di fiducia e rispetto. Un leader che incoraggia la comunicazione aperta, la collaborazione e riconosce il valore di ogni individuo.

Ogni membro dell’organizzazione può contribuire a un ambiente più sano essendo consapevole del proprio potere e di come lo esercita. Ciò include praticare l’empatia, agire con integrità, e sostenere colleghi e subordinati. Inoltre, è importante affrontare e segnalare comportamenti tossici, creando una cultura di responsabilità e supporto reciproco.

Per comprendere meglio il proprio “potere”, è utile riflettere su come si cerca di influenzare gli altri. Se siete onesti con voi stessi, le vostre osservazioni potranno aiutarvi a comprendere meglio non solo il modo in cui utilizzate il potere, ma anche come gli altri lo usano nei vostri confronti.

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