Fare carriera nelle multinazionali: un gioco sporco

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Andrea Barbieri

 

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Inauguriamo una rubrica diversa, sporca, fatta di tattiche e metodologie borderline dei dipendenti a discapito delle aziende, con un focus sulle multinazionali. Tutto ciò non vuole essere un incoraggiamento alla flessibile morale del mondo del lavoro, bensì una presa di coscienza di realtà che caratterizzano il nostro ambiente quotidiano.

La partita delle offerte: tra minaccia e competizione

La carriera di un individuo può assomigliare a una partita a scacchi, dove le mosse calcolate e strategiche spesso determinano il successo. Al di là di competenza ed esperienza, alcune tattiche negoziali giocano un ruolo cruciale nel plasmare le traiettorie professionali. Non sempre queste tattiche svolgono un ruolo pulito nella scalata al successo.

Oggi proponiamo “la partita delle offerte”: tra queste, la minaccia delle dimissioni, la competizione tra aziende, la leva della specializzazione e l’uso della lettera d’intenti emergono come strumenti di leva potenti e controversi.

Tattica 1: minacciare le dimissioni

La minaccia delle dimissioni viene talvolta usata come un’asta per rinegoziare la propria posizione all’interno dell’organizzazione. L’idea è chiara: segnalare alla propria azienda che un’altra opportunità sta bussando alla porta, sperando di scatenare una contromossa che si traduca in promozioni o aumenti salariali. Tuttavia, questa tattica può trasformarsi in un’arma a doppio taglio, minando la fiducia tra l’impiegato e i superiori e potenzialmente marchiando l’individuo come poco affidabile.

  • Questa tattica si basa su un calcolo rischioso: utilizzare una proposta di lavoro esterna come catalizzatore per accelerare la propria progressione di carriera all’interno dell’attuale azienda.
  • Una volta che si gioca questa carta, i colleghi e i leader possono iniziare a dubitare della dedizione a lungo termine dell’individuo verso l’azienda. In situazioni future di incertezza o di decisioni critiche, questo stigma potrebbe escludere l’individuo da conversazioni importanti o dal considerarlo per progetti di alto profilo.
  • Prima di intraprendere qualsiasi azione, è fondamentale condurre un’analisi approfondita del mercato lavorativo nel proprio settore. Questo include la comprensione delle opportunità disponibili, dei requisiti di competenza e delle fasce di retribuzione.
  • Intraprendere questa tatticha senza avere effettivamente un’altra offerta concreta tra le mani rende tutto svantaggioso. Occorre inoltre considerare le implicazioni a lungo termine di un cambio di lavoro sul proprio percorso di carriera, inclusi i vantaggi di crescita, la cultura aziendale, i benefici e l’equilibrio vita-lavoro.

Tattica 2: nuovo lavoro, aziende in competizione

In settori altamente competitivi (come l’Information Technology) il valore di professionisti esperti e altamente qualificati è amplificato dalla loro potenziale capacità di influenzare l’equilibrio competitivo tra aziende rivali. Le competenze, l’esperienza e le conoscenze specifiche del settore che un professionista porta con sé possono contribuire significativamente all’innovazione, allo sviluppo di prodotti e all’efficacia strategica di un’azienda. Di conseguenza, la prospettiva di acquisire un talento che potrebbe altresì beneficiare un concorrente motiva fortemente le aziende a presentare offerte competitive.

  • Quando un professionista riceve offerte da aziende che sono dirette concorrenti, la sua leva negoziale si espande notevolmente. Ogni azienda è consapevole che non solo deve formulare un’offerta allettante dal punto di vista finanziario e professionale, ma deve anche superare le proposte dei suoi rivali.
  • Rivelare l’esistenza di offerte competitive può stimolare ciascuna azienda a migliorare la propria proposta, ma è cruciale mantenere una comunicazione professionale e rispettosa, evitando di sembrare che si stia semplicemente utilizzando un’offerta per ottenere di più dall’altra.
  • È importante valutare attentamente ogni offerta aldilà dei termini finanziari, considerando anche la cultura aziendale, le prospettive di carriera a lungo termine e l’allineamento con i propri valori e obiettivi professionali.

Mettere in competizione aziende rivali in fase di negoziazione per un nuovo lavoro può offrire vantaggi significativi, ma richiede una negoziazione abile e un’attenta valutazione delle proprie opzioni.

Tattica 3: la competenza insostituibile

Un vantaggio incontestabile si trova nella specializzazione verticale introvabile, insomma una competenza davvero rara e quasi insostituibile. I professionisti che possiedono competenze altamente specializzate e difficilmente sostituibili si trovano in una posizione di forza unica. Questa rarità di competenze consente loro di negoziare condizioni molto più favorevoli, dato il valore intrinseco che portano alle operazioni aziendali. L’unicità della loro specializzazione funge da scudo contro l’intercambiabilità, ponendoli in una nicchia di mercato lavorativo meno vulnerabile alle fluttuazioni economiche.

  • Se sei insostituibile nella tua attuale posizione, è essenziale capire il tuo valore sul mercato più ampio. Ricerca le aziende che cercano le tue competenze e valuta le opportunità che potrebbero offrire. Questo ti darà un’idea di quanto sei richiesto e ti permetterà di posizionarti meglio nelle negoziazioni.
  • Sfrutta la tua posizione di forza per negoziare non solo in termini di compensi, ma anche per condizioni di lavoro ideali, opportunità di crescita professionale e benefici aggiuntivi.
  • Condividi la tua esperienza attraverso blog, articoli, presentazioni e partecipazione a panel di discussione. Posizionarti come un leader di pensiero nel tuo campo non solo rafforza la tua insostituibilità, ma può anche attrarre opportunità verso di te

Tattica 4: la lettera d’intenti

L’uso di una lettera d’intenti (LOI) nelle trattative di lavoro è una mossa strategica che può servire a definire i contorni di un accordo futuro, rafforzando la tua posizione negoziale sia con potenziali nuovi datori di lavoro sia con il tuo attuale impiego. Rappresenta un segnale forte dell’interesse di un’azienda nei confronti di un candidato, spesso usato per consolidare la posizione negoziale del professionista in trattative con la propria o con altre aziende.

  • Una lettera d’intenti dovrebbe riflettere chiaramente l’intesa raggiunta su aspetti chiave come il ruolo, la retribuzione, i benefici, le responsabilità, e eventualmente la data di inizio. Sebbene non sia vincolante, l’LOI dimostra un impegno serio da entrambe le parti e stabilisce una base per il contratto definitivo.
  • Utilizza la lettera d’intenti per negoziare i termini che sono più importanti per te. Questo potrebbe includere aspetti non strettamente finanziari, come la flessibilità del lavoro, le opportunità di crescita professionale o specifici benefit.
  • Se stai considerando un’offerta da un nuovo datore di lavoro ma sei aperto a rimanere con il tuo attuale impiego se le condizioni migliorano, una lettera d’intenti può essere utilizzata per mostrare al tuo datore di lavoro attuale che hai un’offerta concreta.
  • Durante il processo, mantieni una comunicazione chiara e aperta con entrambe le parti interessate. Assicurati che siano a conoscenza del tuo interesse sincero e dei tuoi obiettivi, e usa la lettera d’intenti come uno strumento per avanzare verso un accordo che sia reciprocamente vantaggioso.

Perché NON giocare sporco (e quando invece farlo)

Mentre la conoscenza e la potenziale applicazione di tattiche negoziali avanzate possono essere viste come strumenti necessari in alcuni contesti, il loro uso richiede un’attenta considerazione delle implicazioni etiche e a lungo termine. La vera maestria negoziale risiede nell’abilità di navigare queste dinamiche con integrità, garantendo risultati vantaggiosi per tutte le parti coinvolte senza sacrificare i propri principi etici.

  • Per i recruiter, la comprensione di queste dinamiche è cruciale non solo per identificare candidati che possano avere tendenze a utilizzare tattiche aggressive o disoneste, ma anche per sviluppare strategie di negoziazione e offerte che siano equilibrate, trasparenti e basate sul riconoscimento del vero valore che ciascun professionista porta
  • In ambienti lavorativi tossici dove le opportunità di crescita equa sono ostacolate da dinamiche improprie o da una mancanza di riconoscimento delle competenze, conoscere e potenzialmente impiegare queste tattiche con cautela può servire come meccanismo di difesa o come leva per il cambiamento.

L’utilizzo delle suddette tattiche possono minare la fiducia e danneggiare le relazioni professionali. In un ambiente dove i professionisti spesso si incrociano in varie fasi delle loro carriere, la reputazione di agire con integrità e trasparenza può essere molto più preziosa di qualsiasi vantaggio negoziale a breve termine. Le relazioni costruite su fondamenta solide di rispetto reciproco tendono a offrire ben maggiori opportunità di crescita sostenibile e di successo a lungo termine.

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