Il futuro in cui potremo sfrecciare a 88 miglia orarie per viaggiare nel tempo grazie alla celebre DeLorean di Marty McFly non è ancora arrivato. Per ora dovremo accontentarci dei passi da gigante verso la trasformazione in veri e propri cyborg, grazie all’impiego di tecnologie che ci consentono di interagire in modo del tutto innovativo con l’ambiente circostante.
Basti pensare alla realtà aumentata o al grande numero di wearable che già oggi rivoluziona il nostro modo di vivere. Vuoi sapere come, a partire da oggi, ci stiamo lentamente trasformando nei cyborg di domani? Leggi l’articolo e scopri le ultime sorprendenti tendenze in campo tecnologico.
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Black Mirror non è mai stato tanto reale
Chi conosce la serie televisiva Black Mirror saprà perfettamente di cosa si sta parlando. Per chi non la conoscesse, è molto semplice: si tratta di una serie che esplora le implicazioni oscure e spesso inquietanti della tecnologia sulla società umana. Ogni episodio è un racconto distinto che mette in scena scenari futuristici e ipotetici, a volte non troppo lontani dalla nostra realtà attuale. Proprio come gli episodi di Black Mirror che ci mostrano come la tecnologia possa stravolgere le dinamiche umane e sociali, il nuovo visore Apple Vision Pro sembra fare un passo in quella direzione, portandoci più vicino a questi scenari.
Il visore, combinando realtà aumentata (AR) e virtuale (VR) con tecnologie di tracciamento avanzate degli occhi e del viso, permette un’interazione senza precedenti con il mondo digitale, fondendo così la realtà con l’esperienza virtuale. Questo non solo aumenta il livello di immersione negli ambienti digitali ma apre anche la porta a nuove forme di comunicazione e interazione sociale che prima erano possibili solo nei film o nelle serie TV come Black Mirror.
Ad esempio, la capacità del visore di modificare in tempo reale ciò che vediamo e come lo vediamo potrebbe essere usata per creare ambienti ultra personalizzati o per manipolare le percezioni, sollevando questioni etiche significative. Inoltre, la tecnologia potrebbe essere impiegata per monitorare in modo invasivo le reazioni e le emozioni degli utenti, una tematica frequente nella serie televisiva.
Il “sì” all’altare più tech di sempre
Per i più sfacciati con quel tocco di stravaganza tecnologica, il fatidico “sì” all’altare può oggi trasformarsi in qualcosa di veramente unico. Basta infatti sostituire le banali e classiche fedi in oro con i recentissimi anelli wearable, innovativi dispositivi che non solo simboleggiano l’unione ma monitorano anche costantemente i parametri vitali di chiunque lo indossi. Questi anelli, grazie alla loro tecnologia avanzata, sono in grado di misurare frequenza cardiaca, temperatura corporea e persino livelli di ossigeno nel sangue, offrendo una panoramica continua dello stato di salute di chi li indossa.
Questi dispositivi garantiscono un occhio attento alla salute propria e di chi ci sta attorno, permettendo di intervenire tempestivamente in caso di necessità. La possibilità di tenere sotto controllo i segni vitali in tempo reale, attraverso un’app dedicata sul proprio smartphone, è un esempio di come la tecnologia possa entrare in modo significativo nella vita quotidiana, rendendo il legame tra persone non solo emotivo ma anche di mutuo supporto nella cura della salute. Si dice “in salute e in malattia”, giusto?
Dì addio alle carte di credito
Paura di smarrire la carte di credito, o che qualcuno ti rubi il portafoglio? Nessun problema, la soluzione non è mai stata tanto semplice: basta farsi impiantare un chip sotto-pelle ed il gioco è fatto.
Devi sapere, infatti, che, ad esempio, l’azienda Three Square Market (32M) nel Wisconsin ha offerto ai propri dipendenti l’opzione di farsi impiantare chip RFID. Questi chip permettevano di effettuare pagamenti senza contatto alla mensa aziendale, oltre a altre funzionalità come aprire porte e accedere a computer.
Inoltre, in Svezia, l’uso di impianti di microchip per i pagamenti ha guadagnato una certa popolarità. Un operatore ferroviario svedese ha persino abilitato i pagamenti delle tariffe tramite tali impianti, e si riferisce che oltre 4.000 svedesi abbiano questi chip impiantati, utilizzandoli per varie funzioni, inclusi i pagamenti.
Se hai intenzione di lasciare a bocca aperta l’operatore di cassa la prossima volta in cui andrai al supermercato a fare la spesa, ora sai come fare.