Computer quantistico: ecco come cambia il mondo del business

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Filippo Zazzi

 

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Ti sarà certamente capitato di incappare in qualche discussione sulla meccanica quantistica, senza però portare a casa grandi risultati. Sentire parlare di entanglement o di particelle subatomiche fa storcere il naso a molti, marchiando l’argomento come tabù per le persone comuni, come qualcosa di cui si occupano persone in laboratorio con un camice bianco addosso.

Ebbene, ti stupirà scoprire che, in realtà, la meccanica quantistica è più vicina al nostro quotidiano di quanto tu possa immaginare. Se credi che la vera ricerca e sviluppo, quella in ambito scientifico, venga portata avanti da computer da scrivania, come quello che avrai senz’altro anche tu, ti sbagli. Infatti, la moderna fisica è riuscita a combinare gli elementi del computing a quelli della fisica quantistica, dando vita a quell’incredibile macchina che oggi porta il nome di computer quantistico.

Roba da fantascienza? Non proprio, perché molti business ne stanno già cogliendo gli effetti positivi sulla propria operatività. Se vuoi saperne di più, non ti resta che leggere l’articolo e scoprire come il computer quantistico sta rivoluzionando il business di oggi.

Cos’è un computer quantistico

Un computer quantistico è una macchina di calcolo che opera sfruttando i principi fondamentali della meccanica quantistica, una branca della fisica che studia i fenomeni che avvengono a scala atomica e subatomica. A differenza dei tradizionali computer binari, che elaborano i dati attraverso bit rappresentati da 0 e 1, i computer quantistici utilizzano i qubit come unità di calcolo. Un qubit, o bit quantistico, è la versione quantistica del bit classico, ma con una caratteristica sorprendente: può esistere in uno stato di sovrapposizione, rappresentando sia 0 sia 1 contemporaneamente.

Questa capacità di sovrapposizione è solo una delle straordinarie proprietà dei qubit che i computer quantistici sfruttano. Un’altra proprietà fondamentale è l’entanglement quantistico, un fenomeno per il quale i qubit in uno stato quantistico condiviso possono influenzarsi a vicenda istantaneamente, indipendentemente dalla distanza che li separa. L’entanglement e la sovrapposizione consentono ai computer quantistici di esaminare simultaneamente un numero vastissimo di possibili soluzioni a un problema, rendendoli straordinariamente potenti per specifiche categorie di calcolo.

I computer quantistici sono quindi dispositivi in grado di svolgere compiti computazionali considerati impraticabili per i computer classici, come la fattorizzazione di numeri molto grandi, utilizzata nei sistemi di crittografia, o la simulazione del comportamento di molecole complesse per la ricerca farmaceutica e chimica. Tuttavia, lo sviluppo e la costruzione di computer quantistici stabili e affidabili rappresentano una sfida enorme, a causa delle delicate condizioni richieste per mantenere i qubit in uno stato di sovrapposizione o entanglement senza che questi subiscano il fenomeno della decoerenza, che può compromettere l’integrità dei calcoli.

Il lavoro in questo campo è in piena evoluzione, con ricercatori e ingegneri di tutto il mondo impegnati nella creazione di qubit sempre più stabili e nell’ottimizzazione degli algoritmi quantistici. Sebbene la tecnologia sia ancora nelle sue fasi iniziali, il potenziale di cambiamento e miglioramento in campi come la medicina personalizzata, la logistica, la crittografia e l’intelligenza artificiale è immenso, promettendo di aprire nuove frontiere nel mondo del business e della scienza.

Il Qubit, l’unità fondamentale

Il qubit, o bit quantistico, è l’unità fondamentale di informazione nel calcolo quantistico. A differenza del bit classico che può trovarsi in uno stato definito come 0 o 1, il qubit incorpora principi della meccanica quantistica che gli conferiscono caratteristiche uniche e potentissime. Ecco un elenco puntato che sintetizza le sue caratteristiche principali:

  • Sovrapposizione: un qubit può esistere simultaneamente in una combinazione di stati 0 e 1, fino a quando non viene misurato. Questo consente ai computer quantistici di elaborare un’enorme quantità di possibili soluzioni contemporaneamente.

  • Entanglement: quando due o più qubit si trovano in uno stato di entanglement, lo stato di un qubit non può essere descritto indipendentemente dallo stato degli altri, anche se sono separati da grandi distanze. Questa correlazione tra qubit permette comunicazioni e calcoli estremamente efficienti.

  • Interferenza: i qubit possono interferire tra loro, amplificando o annullando stati quantistici specifici. Questa proprietà è utilizzata per guidare l’elaborazione quantistica verso la soluzione corretta di un problema.

  • Coerenza: i qubit devono mantenere il loro stato quantistico, o coerenza, per permettere il calcolo. La perdita di coerenza, o decoerenza, a causa dell’interazione con l’ambiente esterno è una delle principali sfide tecniche nel calcolo quantistico.

  • Controllo e misurazione: il controllo accurato dei qubit e la loro misurazione senza disturbare il sistema quantistico sono essenziali. La misurazione di un qubit causa il collasso della sua funzione d’onda in uno degli stati classici 0 o 1, influenzando così l’esito del calcolo.

Queste caratteristiche rendono i qubit e i computer quantistici potenzialmente capaci di risolvere problemi che sono inaccessibili ai computer classici, aprendo nuove frontiere in campi come la crittografia, la simulazione molecolare e l’ottimizzazione dei problemi. La sfida attuale nel campo del calcolo quantistico è non solo aumentare il numero di qubit, ma anche migliorare la loro qualità, riducendo il tasso di errore e aumentando il tempo di coerenza per rendere i calcoli più affidabili e pratici per applicazioni reali.

Come funziona un computer quantistico

La magia del computer quantistico risiede nella sua capacità di sfruttare fenomeni unici della meccanica quantistica, come la sovrapposizione e l’entanglement, per processare informazioni in modi che i computer tradizionali non possono replicare. La comprensione di questi concetti è fondamentale per apprezzare la rivoluzionaria potenza dei computer quantistici.

Il principio di sovrapposizione quantistica consente a un qubit di assumere simultaneamente più stati. Mentre un bit classico può essere solo in uno stato alla volta, 0 o 1, un qubit può essere in una sovrapposizione di entrambi gli stati. Questo non significa che sia 0 e 1 allo stesso tempo, ma piuttosto che si trova in uno stato che è una combinazione probabilistica di entrambi. Quando un qubit in sovrapposizione viene misurato, si “decide” per uno degli stati con una certa probabilità, ma fino a quel momento, il qubit rappresenta effettivamente entrambe le possibilità. Questa capacità aumenta esponenzialmente la potenza di calcolo, poiché un sistema di qubit può rappresentare e elaborare un numero vastissimo di potenziali combinazioni contemporaneamente.

L’entanglement è un altro fenomeno quantistico che gioca un ruolo cruciale nel funzionamento del computer quantistico. Quando due qubit entrano in uno stato di entanglement, lo stato di uno diventa correlato con lo stato dell’altro, indipendentemente dalla distanza che li separa. Questo significa che la misurazione dello stato di un qubit entangled determinerà immediatamente lo stato dell’altro, anche se si trovasse dall’altra parte dell’universo. L’entanglement permette quindi una sincronizzazione incredibilmente efficiente tra qubit in un computer quantistico, facendo sì che le operazioni su qubit entangled possano essere estremamente potenti e complesse.

Il computer quantistico sfrutta questi fenomeni per eseguire calcoli. Utilizza algoritmi quantistici, che sono instradamenti di operazioni logiche specificamente progettati per trarre vantaggio dalle proprietà uniche dei qubit. Questi algoritmi permettono al computer quantistico di eseguire alcuni tipi di calcoli, come la ricerca in database non ordinati o la fattorizzazione di numeri interi, più efficientemente di qualsiasi computer classico esistente.

Le applicazioni business

L’adozione del computer quantistico non è un mero capriccio tecnologico, ma una risposta a esigenze computazionali che superano di gran lunga le capacità dei sistemi classici. Queste necessità nascono in settori dove i problemi da risolvere sono così complessi che i computer tradizionali impiegano tempi impraticabili o si trovano di fronte a limiti insormontabili. Vediamo in dettaglio le aree in cui l’impiego dei computer quantistici diventa fondamentale.

  • Ricerca e sviluppo farmaceutico: la capacità di simulare molecole e reazioni chimiche complesse è uno dei campi più promettenti per i computer quantistici. Le simulazioni molecolari esatte richiedono una potenza di calcolo immensa, a causa della complessità degli stati quantistici coinvolti. I computer quantistici possono accelerare la scoperta di nuovi farmaci simulando l’interazione molecolare a livelli che i computer classici non possono raggiungere, riducendo i tempi e i costi della ricerca farmaceutica.

  • Ottimizzazione finanziaria: nel settore finanziario, l’analisi di mercato e la gestione del rischio richiedono la valutazione di un numero esorbitante di variabili e scenari. I computer quantistici possono eseguire questi calcoli valutando simultaneamente molteplici possibilità, ottimizzando così strategie di investimento e modelli di prezzo in modo più efficiente ed efficace rispetto ai metodi tradizionali.

  • Logistica e trasporti: l’ottimizzazione delle reti logistiche e dei sistemi di trasporto richiede la soluzione di problemi complessi di routing e scheduling. I computer quantistici, grazie alla loro capacità di elaborare simultaneamente diverse configurazioni, possono trovare soluzioni ottimali per ridurre costi e tempi, migliorando l’efficienza delle catene di approvvigionamento globali.

Computer quantistico: le API

Nel contesto dell’avanzamento tecnologico portato dal computer quantistico, le API (Application Programming Interfaces) giocano un ruolo cruciale nell’abbattere le barriere tra la complessa fisica quantistica e le applicazioni pratiche nel business e nella ricerca. Queste interfacce programmatiche fungono da ponte, consentendo ai programmatori di sfruttare la potenza del calcolo quantistico senza la necessità di comprendere a fondo i principi meccanici su cui si basa. Vediamo in dettaglio come funzionano e quale impatto hanno.

  • Facilitare l’accesso al calcolo quantistico: le API quantistiche sono progettate per essere accessibili. Esse offrono agli sviluppatori un modo per interagire con i computer quantistici attraverso comandi e funzioni comprensibili, nascondendo la complessità delle operazioni quantistiche sottostanti. Questo approccio democratizza l’accesso al calcolo quantistico, permettendo anche a chi non è esperto di fisica quantistica di esplorare le potenzialità di questa nuova frontiera tecnologica.

  • Piattaforme e servizi basati sul cloud: molte delle API quantistiche disponibili oggi sono offerte come parte di piattaforme basate sul cloud. Questo modello di servizio permette agli utenti di accedere a risorse di calcolo quantistico on-demand, senza la necessità di possedere fisicamente un computer quantistico. Aziende come IBM con IBM Quantum Experience, Google con Cirq, e Microsoft con Azure Quantum, offrono ambienti di sviluppo integrati e accesso alle loro macchine quantistiche tramite API basate su cloud. Questo non solo riduce significativamente i costi di accesso al calcolo quantistico ma apre anche le porte a sperimentazioni e innovazioni in una varietà di campi applicativi.

  • Sviluppo di nuove applicazioni: con le API quantistiche, gli sviluppatori possono creare nuove applicazioni capaci di risolvere problemi finora inaccessibili. Questo include l’ottimizzazione di algoritmi per la finanza, la logistica, la criptovaluta, la sicurezza informatica, e molto altro. L’accesso semplificato al calcolo quantistico permette di esplorare nuovi modelli e soluzioni, accelerando il processo di innovazione e la creazione di valore in diversi settori industriali e di ricerca.

Esempi e applicazione del computer quantistico

L’avvento dei computer quantistici ha aperto nuovi orizzonti in diversi campi, offrendo soluzioni a problemi che erano finora inaccessibili per il calcolo tradizionale. Questa sezione esplora alcuni esempi concreti e applicazioni pratiche del calcolo quantistico, evidenziando come queste macchine straordinarie stiano iniziando a influenzare il mondo reale.

Uno degli esempi più promettenti dell’applicazione dei computer quantistici è nella simulazione delle interazioni molecolari. La capacità di simulare molecole e reazioni chimiche con precisione quantistica può rivoluzionare la ricerca farmaceutica, consentendo agli scienziati di comprendere meglio la struttura molecolare dei farmaci e di prevedere più efficacemente le loro interazioni con il corpo umano. Questo potrebbe accelerare significativamente lo sviluppo di nuovi medicinali, riducendo i tempi e i costi associati alla ricerca e sviluppo. Aziende come Google e IBM hanno già dimostrato la capacità dei loro computer quantistici di eseguire simulazioni molecolari che sarebbero estremamente difficili, se non impossibili, per i computer classici.

L’ottimizzazione di sistemi complessi è un’altra area dove i computer quantistici stanno trovando applicazione. Questi sistemi includono reti logistiche, piani finanziari, schemi di traffico urbano e molti altri problemi di ottimizzazione che richiedono la valutazione di un vasto numero di variabili e scenari. Per esempio, Volkswagen ha collaborato con D-Wave Systems per utilizzare il calcolo quantistico nell’ottimizzazione delle rotte di autobus e taxi in città affollate, riducendo il traffico e aumentando l’efficienza dei trasporti.

La potenziale capacità dei computer quantistici di rompere gli attuali sistemi crittografici ha spinto la ricerca nel campo della crittografia quantistica, una branca della sicurezza informatica che mira a sviluppare protocolli sicuri contro gli attacchi quantistici. La crittografia a chiave pubblica, che è alla base della sicurezza delle transazioni online e delle criptovalute, potrebbe essere vulnerabile agli attacchi quantistici. Questa sfida ha stimolato l’interesse per lo sviluppo di nuovi sistemi crittografici resistenti ai computer quantistici, nonché per l’uso del calcolo quantistico stesso per rafforzare la sicurezza delle comunicazioni.

I computer quantistici promettono di potenziare significativamente le capacità dell’intelligenza artificiale e del machine learning, consentendo algoritmi più sofisticati e veloci. La capacità di processare e analizzare enormi dataset in parallelo può migliorare l’efficacia dei sistemi di apprendimento automatico, rendendoli più precisi e efficienti. Questo potrebbe avere impatti profondi in campi come la diagnostica medica, la previsione del clima, e la comprensione dei linguaggi naturali.

Infine, l’impiego di computer quantistici nella ricerca e sviluppo in fisica, chimica, e scienza dei materiali apre la strada a scoperte scientifiche inedite. La capacità di simulare la materia a livello quantistico può aiutare gli scienziati a scoprire nuovi materiali con proprietà desiderabili, come superconduttori ad alta temperatura o materiali per l’energia pulita, accelerando l’innovazione in questi campi cruciali per il futuro dell’umanità.

Cybersecurity nel computer quantistico

La cybersecurity nell’era del calcolo quantistico rappresenta uno dei campi più dinamici e sfidanti dell’informatica e della crittografia. L’avvento dei computer quantistici, con la loro capacità di svolgere calcoli che sarebbero impraticabili per i computer tradizionali, pone nuove sfide ma offre anche soluzioni innovative per la sicurezza dei dati. Questa sezione esamina come il calcolo quantistico sta trasformando il panorama della sicurezza informatica.

Il principale impatto dei computer quantistici sulla cybersecurity riguarda la loro capacità di compromettere gli attuali sistemi crittografici. Algoritmi come RSA e ECC (Elliptic Curve Cryptography), che sono alla base della sicurezza di molte delle nostre comunicazioni online e sistemi di crittografia, si basano sulla difficoltà computazionale di problemi matematici come la fattorizzazione di grandi numeri primi o il logaritmo discreto. Tuttavia, l’algoritmo di Shor, che può essere eseguito su un computer quantistico, è in grado di risolvere questi problemi in modo efficiente, minacciando di rendere obsoleti questi metodi di cifratura.

In risposta a questa minaccia, è emerso il campo della crittografia post-quantistica, che studia e sviluppa algoritmi di crittografia resistenti agli attacchi dei computer quantistici. Questi algoritmi si basano su problemi matematici ritenuti difficili da risolvere anche per i computer quantistici, come i sistemi di reticoli, la crittografia basata su codici, e le funzioni hash. L’obiettivo è garantire che la comunicazione e i dati restino sicuri anche nell’era del calcolo quantistico. Gli standard per la crittografia post-quantistica sono attualmente in fase di sviluppo da organizzazioni internazionali come il NIST (National Institute of Standards and Technology) degli Stati Uniti.

Oltre alla crittografia post-quantistica, la crittografia quantistica rappresenta un altro approccio innovativo. Utilizza le proprietà della meccanica quantistica, come l’entanglement e la non clonabilità, per creare sistemi di comunicazione teoricamente inviolabili. Un esempio è la distribuzione quantistica delle chiavi (QKD), che permette a due parti di generare una chiave crittografica condivisa in modo sicuro. Qualsiasi tentativo di intercettazione disturba lo stato quantistico dei fotoni coinvolti nella trasmissione, rivelando la presenza dell’intruso e preservando l’integrità della comunicazione.

Quali sono i computer quantistici più potenti

Nel panorama attuale dei computer quantistici, ci sono alcuni progetti e realizzazioni notevoli che segnano importanti pietre miliari nella corsa verso la costruzione dei computer quantistici più potenti al mondo.

Atom Computing ha sviluppato il primo computer quantistico al mondo a superare i 1000 qubit, raggiungendo precisamente 1180 qubit con una macchina che utilizza atomi neutrali intrappolati da laser in una griglia bidimensionale. Questa tecnologia promette una facile scalabilità e la possibilità di aggiungere molti più qubit nella griglia, essenziale per il futuro sviluppo di computer quantistici senza errori e utili​​.

Parallelamente, IBM ha delineato piani ambiziosi per costruire un computer quantistico da 100.000 qubit, con l’obiettivo di lavorare a fianco dei supercomputer classici per raggiungere nuove scoperte in campi come la scoperta di farmaci, la produzione di fertilizzanti e le prestazioni delle batterie​​. Questo enorme numero di qubit è parte di una visione più ampia di “quantum-centric supercomputing” e richiederà notevoli innovazioni tecnologiche per la gestione efficiente dei qubit a così larga scala.

IBM ha già fatto importanti passi avanti con il suo processore quantistico Osprey, attualmente il più potente al mondo, che vanta 433 qubit. Questo rappresenta un salto significativo rispetto ai precedenti record e dimostra la rapida evoluzione della potenza di calcolo quantistico. Con l’Osprey, IBM ha implementato miglioramenti nell’architettura dei qubit e nei sistemi di controllo, puntando a una maggiore stabilità e riduzione del tasso di errore. Questi progressi sono essenziali per aumentare la capacità di calcolo effettivo dei computer quantistici​​.

Questi sviluppi riflettono l’intensa competizione e l’innovazione nel campo del calcolo quantistico, con aziende e start-up che spingono i confini della tecnologia per realizzare computer quantistici sempre più potenti e utili. La corsa verso computer quantistici di grande scala, con migliaia o addirittura centinaia di migliaia di qubit, è fondamentale per sbloccare il potenziale di questa tecnologia rivoluzionaria in vari campi, dalla ricerca scientifica alla sicurezza informatica, dall’ottimizzazione logistica alla scoperta di nuovi materiali e farmaci.

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