Un colloquio motivazionale è una componente fondamentale nel processo di selezione del personale. E’ un’opportunità per il recruiter di valutare se un candidato è la persona giusta per il ruolo e per l’organizzazione nel suo complesso, attraverso domande non solo tecniche ma che indagano anche la motivazione che spinge il candidato a fare domanda. Per il candidato e’ l’occasione per dimostrare che non solo possiede le competenze tecniche necessarie ma è anche allineato con i valori e gli obiettivi aziendali.
In questo articolo vediamo che cosa vuole sapere un recruiter durante un colloquio motivazionale, quali sono le domande piu’ frequenti e come prepararsi al meglio per rispondere.
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Cosa vuole sapere il recruiter in un colloquio motivazionale
L’obiettivo del recruiter durante un colloquio è di comprendere se il candidato è allineato con i valori aziendali, se è motivato a lavorare per l’azienda, se possiede le soft skills necessarie per avere successo nel ruolo e il suo self control di fronte a domande poco convenzionali.
La motivazione che spinge un candidato a proporsi per la posizione e’ una delle ragioni principali che spingono il datore di lavoro a considerare la vostra candidatura. I motivi possono essere vari:
- motivazioni esterne; principalemente econimiche, riconoscimento e prestigio sociale, bonus aziendali. In questo caso cio’ che spinge il candidato a lavorare bene e’ perche’ riceve qualcosa in cambio o perche’ si sente in dovere di farlo.
- motivazioni interne; la motivazione in questo caso non dipende da incentivi esterni ma dalla soddisfazione personale. Il candidato dunque svolgera’ il suo lavoro perche’ ha passione nel farlo, ne e’ interessato e ne trae una gratificazione personale.
Per questo e’ importante per il selezionatore capire quale sia la reale motivazione dietro alla candidatura, ponendo una serie di domande che possono riguardare la vita privata, gli interessi personali, le ambizioni future, tutto cio’ che puo’ offrire al recruiter un quadro piu’ ampio della persona che ha di fronte.
Un candidato ben motivato sara’:
- molto piu’ produttivo
- in grado di collaborare attivamente con l’azienda
- piu’ felice e soddisfatto sia dal punto di vista professionale che personale
- incline a costruire relazioni durature all’interno del team e a collaborare con l’azienda a lungo
Cosa dire al colloquio motivazionale: esempi per colloquio Data Analyst
Le domande motivazionali standard durante i colloqui di lavoro possono spesso sembrare ripetitive e poco originali, ma offrono una finestra sulle competenze e i valori dei candidati. Ecco come si potrebbe rispondere a queste domande comunemente poste per un colloquio da Data Analyst
- Perché Sei Interessato a Questo Ruolo/Azienda? “Sono affascinato da questo ruolo di Data Analyst perché mi consente di combinare la mia passione per la statistica con le mie abilità di programmazione. Ho sempre ammirato la vostra azienda, Tech Innovations, per il suo impegno nell’innovazione e nello sviluppo sostenibile. Con la mia esperienza nel data mining e nella visualizzazione dei dati, credo di poter contribuire a ottimizzare i vostri processi decisionali.”
- Quali Sono i Tuoi Punti di Forza? “Uno dei miei maggiori punti di forza è la mia abilità analitica, che ho dimostrato sviluppando un modello predittivo che ha aumentato l’efficienza operativa del 20% nel mio precedente ruolo. Questo mi aiuta a identificare rapidamente pattern e tendenze nei dati, una competenza essenziale per questo ruolo.”
- E i Tuoi Punti Deboli? “In passato, ho avuto difficoltà con la gestione del tempo, ma ho lavorato su questo aspetto utilizzando strumenti di project management e tecniche di time blocking, che hanno migliorato notevolmente la mia produttività.”
- Dove Ti Vedi tra Cinque Anni? “Nei prossimi cinque anni, mi vedo crescere in un’organizzazione innovativa come la vostra, assumendo ruoli di leadership in progetti di data science. Aspiro a guidare iniziative che influenzino positivamente le decisioni aziendali attraverso l’analisi dei dati.”
- Come Gestisci lo Stress o la Pressione? “Gestisco lo stress mantenendo un buon equilibrio tra lavoro e vita personale e praticando regolarmente yoga. In situazioni di alta pressione, mi concentro sulla priorizzazione dei compiti e sulla suddivisione dei grandi progetti in compiti più piccoli e gestibili.”
- Descrivi Una Sfida Che Hai Affrontato e Come L’Hai Superata “Una delle sfide più significative è stata l’introduzione di un nuovo sistema CRM in un precedente ruolo. Nonostante la resistenza iniziale, ho organizzato sessioni di formazione e creato guide dettagliate, riuscendo a facilitare una transizione fluida per il team.”
- Perché Dovremmo Assumerti? “Sono il candidato ideale per il ruolo di Data Analyst grazie alla mia esperienza consolidata nella gestione di grandi set di dati e nella produzione di intuizioni significative per la strategia aziendale. La mia abilità nel lavoro di squadra e la mia iniziativa individuale mi permetteranno di contribuire in modo significativo alla vostra azienda.”
In un colloquio motivazionale, mostrare come le tue esperienze e competenze si allineano con il ruolo e la cultura aziendale è fondamentale. Anche se le domande possono sembrare preconfezionate, le tue risposte dovrebbero sempre riflettere la tua unicità e la tua visione professionale.
Come preparsi per un colloquio motivazionale
E’ importante tenere presente che le modalita’ con cui viene effettuato un colloquio non sono una scienza esatta, non esistono regole da seguire per superarlo al meglio e per dare le risposte esatte: ogni azienda seleziona i candidati a modo suo.
Conosci te stesso
- Autovalutazione: dedicati del tempo per capire chi sei, cosa vuoi e quali sono i tuoi punti di forza e punti deboli. essere sinceri con se stessi è fondamentale.
- Metti in ordine le idee: scrivi tutto su un foglio o usa un’app per prendere note, come Evernote o Notion.
Prepara le tue armi
- Curriculum Vitae: assicurati che il tuo CV sia aggiornato e ben strutturato. Un buon CV può fare la differenza.
- Abbigliamento: vestirsi in modo adeguato è importante tanto quanto avere un buon CV.
Studia il campo
- Ricerca sull’azienda: conoscere la storia, la missione e i valori dell’azienda ti darà punti a favore durante il colloquio.
- Conosci il tuo intervistatore: se possibile, fai una piccola ricerca sulla persona che ti farà l’intervista.
Allenati
- Domande frequenti: prepara le tue risposte per le domande classiche dei colloqui.
- Mock Interview: fare esercitazioni è utile per arrivare preparati.
- Ascolta e rispondi: il colloquio è un dialogo, non un monologo. Ascolta attentamente e poi rispondi.
Il grande giorno
- Arriva in anticipo: è sempre meglio essere in anticipo piuttosto che in ritardo.
- Body Language: la postura, il contatto visivo e un sorriso possono fare la differenza.
- Ascolta e Adatta: ogni colloquio è un’esperienza unica. Sii flessibile e adatta il tuo approccio.
Prepararsi come Recruiter: andare nel profondo
Il colloquio motivazionale ha il fine di esplorare in profondità le motivazioni, i valori e le aspirazioni a lungo termine del candidato.
- Domande Aperte: questo tipo di colloquio ti permette di sondare i candidati in modo molto più profondo rispetto a un tipico colloquio di screening. Le domande aperte aiutano a capire i valori, le ambizioni e le motivazioni del candidato.
- Soft Skills: dimentica per un attimo le competenze tecniche come Python o gestione di progetto. Qui l’obiettivo è scoprire se il candidato ha quelle competenze trasversali, come la comunicazione o il lavoro di squadra, che faranno di lui o lei un ottimo fit per la tua azienda.
- Fit Culturale: ogni azienda ha una sua cultura e valori specifici. Durante il colloquio, cerca di capire quanto il candidato sia allineato con questi aspetti.
Prepararsi al Colloquio: L’Arte di Fare le Domande Giuste
- Elabora Domande Significative: pensa a domande che richiedano più di una risposta di un minuto. Chiedi al candidato di raccontarti di un progetto che lo ha particolarmente entusiasmato o di discutere un momento in cui ha affrontato un conflitto sul posto di lavoro.
- Esercitati con un Collega: prima di tuffarti, prova a fare un paio di mock interviews con un collega. Questo ti aiuterà a sentirti più a tuo agio con le domande e ti darà un’idea di come gestire il tempo durante il colloquio reale.
- Ricerca sul Candidato: dai un’occhiata al CV e al profilo LinkedIn del candidato. Questo ti darà un contesto utile per formulare domande più puntuali.
Feedback: Un dono per entrambi
- Dare Feedback: a colloquio concluso, prenditi un momento per fornire un feedback costruttivo. Non solo aiuterà il candidato a crescere professionalmente, ma ti posizionerà anche come un recruiter attento e premuroso.
- Autovalutazione: dopo ogni colloquio, prenditi qualche minuto per riflettere su come è andata. C’è qualcosa che vorresti fare diversamente la prossima volta? Appuntalo!