Nel mondo del lavoro si parla di Information Technology, abbreviato IT, per indicare un intero settore di mercato, oppure delle aree o funzioni aziendali. Ad oggi si estende ben oltre il ramo dell’informatica e delle telecomunicazioni.
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Cosa significa IT
“IT” è l’acronimo di “Information Technology” (Tecnologia dell’Informazione). Secondo il vocabolario, si riferisce all’uso di computer e software per gestire informazioni.
Nel contesto aziendale, IT comprende tutto ciò che riguarda il calcolo dati, tra cui l’hardware dei computer, le reti, i software, la manutenzione dei database e la gestione e amministrazione dei sistemi informatici. È un settore che gioca un ruolo cruciale nella gestione, elaborazione, trasmissione e conservazione delle informazioni in vari ambiti, compresi quelli aziendali, educativi e governativi.
IT e diversi significati, l’acronimo non basata
IT sta sempre per Information Technology, tecnologia dell’informazione (in italiano). Il termine IT precede oppure è seguito sempre da un sostantivo che definisce l’applicazione o la definizione d’uso della tecnologia dell’informazione. Spesso è usato come sinonimo (errato) di informatica, computer, tecnologia.
- Settore IT: indica l’insieme delle imprese che fornisce servizi attraverso la tecnologia dell’informazione nel mercato. Ci sono diverse figure professionali che ruotano attorno a questo ambito, dalle figure tecnico-specialistiche a quelle gestionali-manageriali.
- Mercato IT: spesso usato come sinonimo di Settore IT, in realtà il primo si riferisce alle imprese che offrono servizi IT, mentre il Mercato IT si riferisce all’insieme di persone (o aziende) che hanno bisogno o usufruiscono come clienti dei servizi IT.
- Servizi IT: applicare la tecnologia per risolvere problemi aziendali, organizzativi o di processo. Si dividono in Governance e Operations: rispettivamente gestione e operatività della tecnologia dell’informazione.
- Multinazionali IT: sono quelle aziende di stampo internazionale (operano su più paesi) che offrono servizi IT nel mondo del lavoro.
L’IT ha tantissimi significati diversi, spesso usati impropriamente. Il suddetto elenco più che voler essere esaustivo, punta alla disambiguazione.
A cosa serve l’Information Technology
La tecnologia dell’informazione è la rivoluzione culturale e sociale degli anni 2000 che porta avanti un intero settore economico. Ancor più importante l’IT è invasivo e pervasivo negli ambiti lavorativi, sociali, culturali, economici di ognuno di noi. Enormi passi avanti nel contesto scientifico sono stati possibili grazie alla tecnologia per via dei progressi nell’elaborazione di grandi quantità di dati.
- Socialità: l’interconnessione e le interazioni virtuali sono oggi la normalità sul web e sui dispositivi tecnologici quali computer, smartphone, smartwatch e tanti altri device. Le nuove generazioni passano più tempo a socializzare tramite l’utilizzo della tecnologia che attraverso l’interazione faccia a faccia dal vivo. Le due fondamenta naturali di sopravvivenza e riproduzione sono state sconvolte con l’uso della tecnologia, allontanando ancor di più l’uomo dal mondo animale. Indipendentemente dagli aspetti etici e morali che questo comporta.
- Cultura: grazie alla tecnologia dell’informazione è oggi possibile diffondere, trasmettere, contaminare, con le proprie conoscenze e tradizioni, luoghi, comunità e persone fisicamente impossibili da raggiungere. Vale anche al contrario. Possiamo attingere da tutto il mondo e immergerci in culture che probabilmente non avremmo mai potuto contattare senza tecnologia.
- Lavoro: l’intero sito parla di questo. L’IT ha radicalmente trasformato il lavoro facilitando processi, automatizzando mansioni, creando e togliendo nuovi posti di lavoro. Sono davvero pochi i lavori in cui non si sfrutta la tecnologia dell’informazione. Ogni settore influenza ed è influenzato dalla tecnologia dell’informazione. Alcuni settori oggi sono fortemente dipendenti da essa.
- Altri aspetti: sarebbe più facile scrivere un articolo intitolato: “A cosa non serve l’Information Technology”. L’uomo di oggi sfrutta la tecnologia dell’informazione come gli uomini Sapiens degli albori sfruttavano strumenti rudimentali per cacciare, disegnare, costruire, interagire.
L’impatto dell’Information Technology oggi non è misurabile soltanto attraverso la Digitalizzazione in senso esteso, le sue funzioni, le sue conseguenze, l’utilità e l’inutilità rappresentano costante oggetto di studio, con implicazioni in ogni ambito appartenente all’uomo.
Studiare nell’IT: percorsi di studio e opportunità
Il percorso canonico per studiare nell’Information Technology è un diploma da perito informatico e/o una laurea in informatica. Tuttavia potremmo considerare questo percorso sempre meno attinente all’IT e sempre più verticale alle declinazioni dell’omonimo settore. Oggi è possibile accedere all’IT dai più svariati percorsi di studio.
- Studiare discipline STEM: l’acronimo di science, technology, engineering and mathematics, sono tutte quelle materie attinenti alle appena nominate scienze. Si tratta quindi delle discipline scientifiche che meglio si adattano al mondo IT. Sono di fatto i titoli di studio più ricercati nel settore e più richiesti in generale dal mondo del lavoro.
- Studiare discipline umanistiche: ad oggi moltissimi lavoratori IT provengono da studi umanistici. Il vantaggio è sicuramente quello di poter operare con una forma mentis diversa, lo svantaggio è esattamente lo stesso. La formazione postuma è la chiave per chi proviene dalle discipline umanistiche. Diventa più complesso, ma non per questo raro, indirizzarsi verso ruoli e lavori tecnici e verticali. Solitamente chi proviene da percorsi umanistici si inserisce nell’IT con ruoli strategici, analitici o di consulenza.
- Percorsi non istituzionali: il bello dell’IT, specialmente quando si approda nell’alta specializzazione tecnica, è la meritocrazia in termini di competenze. Anche chi ha un titolo di studio precedente al diploma, da autodidatta, può ambire a posizioni davvero importanti sia in ambito tecnico che manageriale. Un programmatore è tale sia che abbia studiato all’università che non. Studiare la tecnologia grazie alla tecnologia, permette ai più brillanti di eccellere anche soltanto attraverso lo studio personale e la pratica costante.
Oggi è estremamente facile accedere allo studio per le competenze IT, ma rimane difficile acquisire e portare a termine studio e competenze, sia per l’aspetto teorico che pratico. La tecnologia dell’informazione è comunque caratterizzata da una certa complessità che richiede l’applicazione delle facoltà intellettive ad alti livelli.
I servizi IT e le figure professionali
Le figure professionali, i ruoli e le funzioni dell’information technology cambiano ed evolvono con una velocità impressionante. Ecco le categorie che racchiudono le principali figure lavorative:Gestione e manutenzione dei sistemi informativi
Lavorano per garantire il corretto funzionamento dei sistemi informativi, dall’installazione alla manutenzione, passando per le performance e l’accessibilità, di hardware e software. Ad esempio l’IT Support (o Help Desk IT) è una figura che rientra in tale categoria.
Progettazione dei sistemi informativi
Progettare un sistema informativo significa eseguire analisi di fattibilità, comprendere e definire le funzionalità che il sistema informativo deve avere, i requisiti software, hardware in relazione alle necessità del fruitore, alle limitazioni aziendali e ad i flussi di lavoro. Include la progettazione e l’organizzazione della struttura dati, dell’architettura tecnica e dei flussi di implementazione e testing. L’IT Architect ad esempio, è una figura di alto livello che lavora in questa categoria.
Programmazione e sviluppo
Ad oggi sempre più richiesta, il tecnico di programmazione e sviluppo fa di solito riferimento all’ambito software o web. Il professionista “digita” linee di codice programmando secondo le logiche di un linguaggio specifico allo scopo di creare applicazioni web, applicazioni software, sistemi operativi oppure piccole funzioni specifiche. Gli sviluppatori si dividono tradizionalmente in front-end e back-end. Uno sviluppatore front-end Angular ad esempio rientra in tale categoria.
Consulenza informatica e tecnologica
L’ambito della consulenza è vastissimo nell’IT, parte dalla consulenza software o hardware, fino alla consulenza di processo o di business, include la consulenza nella Digital Transformation e la consulenza di prodotti specifici (come i software gestionali). La figura del consulente non sempre è tecnica, a volte ci si riferisce ad un lavoro di gestione del cliente o del progetto.
Il suddetto elenco fa riferimento a categorie professionali generiche, che poi si declinano in figure tecniche, manageriali, di supporto, di linea e di staff, con verticalizzazioni per tecnologia, per competenze e per soft-skills. L’intero sito web parla del mondo del lavoro nell’IT, con particolare focus sulle multinazionali. Abbiamo comunque voluto dare una risposta orientativa ad un settore esteso e complesso, caratterizzato da figure professionali in continuo divenire, che vengono analizzate nello specifico con articoli ad hoc.
Elenco delle principali figure dell’IT
Software Developer, Test Specialist, Digital Media Specialist, Sysadmin, Database Administrator (DBA), Network specialist, Technical specialist, IT Business Analyst, System Analyst, Systems Architect, IT Project Manager, IT Account Manager, IT Quality Assurance Manager, Cloud Architect, IT Tester, IT Help Desk, Service Desk, Data specialist, Data Analyst, Data Scientist, IT Consultant, Security Specialist, Security Analyst.
Figure IT C-Level più comuni
Le seguenti figure lavorano a livello dirigenziale a fianco dell’amministratore delegato o del proprietario dell’azienda. Svolgono un ruolo strategico nelle decisioni chiave aziendali.
- CIO: Chief Information Officer, responsabile sistemi informativi.
- CTO: Chief Technology Officer, responsabile delle tecnologie aziendali
- CDO: Chief Digital Officer, responsabile dell’area digitale o della Digital Transformation
- CDO: Chief Data Officer, responsabile della governance dei dati.
- CISO: Chief Information Security Officer: responsabile della sicurezza delle informazioni e dei sistemi informatici dell’azienda.
- COO: Chief Operating Officer: supervisiona le operazioni quotidiane dell’azienda, inclusi i processi di produzione, la gestione delle risorse umane, la logistica e la catena di approvvigionamento.
IT e ICT: differenze terminologiche
Nel linguaggio comune sono spesso sono interscambiabili. Sono due acronimi differenti:
- ICT: Information and Communications Technology
- IT: Information Technology
Tecnicamente si può dire che l’ICT include l’IT, anche se, nel lavoro, quando si fa riferimento al settore IT, si intende incluso anche l’ICT.
L’ICT è considerato il settore delle tecnologie digitali e della gestione della comunicazione digitale e delle attività online. L’IT invece fa riferimento più specificatamente a tematiche software, hardware, data. In realtà questa differenziazione non è neanche corretta al 100%, si parla piuttosto di evoluzione dell’IT nell’ICT, ma la tecnologia stessa e le applicazioni di questa, sono sempre più invasive nei diversi ambiti. Quindi si tratta di una vera sovrapposizione di termini, tanto che in ambito accademico l’IT è sostituito dal termine ICT.
Le pecularità del Mercato e delle Aziende IT
Il mercato IT e le aziende IT sono caratterizzati da diversi aspetti che li distinguono dagli altri settori:
- Innovazione tecnologica: Il mercato IT è costantemente in evoluzione, con nuove tecnologie e soluzioni che emergono regolarmente. Le aziende IT si concentrano sull’innovazione e sull’applicazione di queste nuove tecnologie per migliorare l’efficienza e la produttività.
- Dipendenza dalla tecnologia: Nel mercato IT, le aziende si basano pesantemente sulla tecnologia per supportare le loro operazioni. Sono spesso coinvolte nello sviluppo, nell’implementazione e nella gestione di sistemi informatici, software e reti.
- Servizi tecnologici: Le aziende IT offrono servizi e soluzioni tecnologiche ai clienti. Questi possono includere lo sviluppo di software personalizzato, la consulenza informatica, la gestione dei dati e la sicurezza informatica.
- Scalabilità: Il mercato IT e le aziende IT sono spesso in grado di scalare rapidamente le loro operazioni per adattarsi alle esigenze dei clienti. Possono espandersi o ridimensionarsi in base alla domanda del mercato.
- Competitività: L’IT è un settore altamente competitivo, con molte aziende che cercano di offrire le migliori soluzioni e servizi ai clienti. Ciò stimola l’innovazione e l’adozione di tecnologie all’avanguardia.
- Ruolo trasversale: L’IT è una componente fondamentale in molte altre industrie e settori. Le aziende IT lavorano spesso a stretto contatto con aziende di settori diversi per fornire soluzioni tecnologiche su misura alle loro esigenze specifiche.