Che lavoro fai? Spiegare cosa faccio ad amici e parenti

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Andrea Barbieri

 

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Quante volte, cercando di spiegare il nostro lavoro nel campo dell’informatica, ci siamo scontrati con sguardi confusi o domande sempre più dettagliate? Questo articolo mira a semplificare la spiegazione dei lavori più comuni nel settore IT, utilizzando un linguaggio accessibile e descrizioni chiare.

L’obietivo è fornire a chiunque, anche a coloro che non hanno familiarità con il mondo digitale, gli strumenti per comprendere meglio cosa facciamo ogni giorno. Che tu sia uno sviluppatore di software, un analista di dati, un tecnico di rete o un esperto di sicurezza informatica, qui troverai modi semplici e diretti per descrivere il tuo lavoro a amici e parenti.

Sviluppatore software spiegato ad amici e parenti

Spiegare il ruolo di uno sviluppatore software in termini semplici può essere paragonato a raccontare come si costruisce una casa, ma invece di mattoni e cemento, si usano codici e programmi. EImmagina che il software sia come una casa dove le persone possono fare molte cose, come inviare messaggi agli amici, calcolare il budget o giocare. Lo sviluppatore software è come l’architetto e l’operaio edile di questa casa virtuale.

  1. Disegna la Casa: prima di costruire, deve pianificare come sarà la casa. Questo significa decidere quali stanze ci saranno, come saranno disposte e cosa si potrà fare in ogni stanza. Nel mondo del software, questo si chiama “progettazione” e spesso si usa un diagramma per rappresentarlo, proprio come un architetto usa una piantina.
  2. Costruisce Utilizzando il Codice: una volta che ha il piano, inizia a costruire. Invece di usare mattoni, usa il codice, che è un linguaggio speciale che i computer possono capire. Scrive linee di codice per creare le diverse parti del software, proprio come si costruiscono le mura e si montano le porte in una casa.
  3. Testa e Risolve i Problemi: durante e dopo la costruzione, lo sviluppatore deve assicurarsi che tutto funzioni come dovrebbe. Se trova delle ‘crepe’ o delle porte che non si aprono, deve risolvere questi problemi. In gergo tecnico, questo si chiama “debugging”, che significa trovare e correggere errori nel codice.
  4. Aggiorna e Migliora: anche quando la casa digitale è finita, il suo lavoro non è finito. Deve continuare a prendersene cura, aggiornando e migliorando le parti vecchie o non più efficienti. Questo assicura che il software continui a funzionare bene e che le persone possano continuare ad usarlo senza problemi.

Uno sviluppatore software crea e mantiene le applicazioni digitali che usiamo ogni giorno, dal nostro telefono alle grandi macchine nelle fabbriche. È un lavoro che richiede creatività, orientamento alla risoluzione di problemi complessi e una grande passione per la tecnologia.

L’analista dei dati spiegato a chi non sa nulla di dati

Per spiegare il ruolo di un analista di dati lo si può paragonare al lavoro di un detective che indaga su una serie di indizi per risolvere un mistero. Invece di indagare su crimini, però, un analista di dati esplora grandi quantità di informazioni per trovare risposte a domande specifiche o per scoprire nuove intuizioni che possono aiutare un’azienda o un’organizzazione.

Immagina di avere un enorme puzzle composto da migliaia di piccoli pezzi. Ogni pezzo rappresenta un pezzo di informazione o un dato. Il lavoro dell’analista di dati è di mettere insieme questi pezzi per formare un’immagine chiara e comprensibile.

  1. Raccoglie i Pezzi del Puzzle: prima di tutto, l’analista raccoglie i dati da varie fonti. Questi dati possono provenire da questionari, registrazioni di vendite, attività sui social media, o qualsiasi altra fonte di informazione.
  2. Organizza i Pezzi: con tutti questi dati raccolti, l’analista deve organizzarli in modo che abbiano senso. Questo processo è simile al separare i pezzi del puzzle in base al colore o alla forma prima di iniziare a incastrarli.
  3. Analizza per Trovare Modelli: una volta che i dati sono organizzati, l’analista inizia a cercare modelli o tendenze. Questo è come guardare le varie parti del puzzle e capire dove e come incastrano.
  4. Trasforma i Dati in Intuizioni: dopo aver analizzato i dati e scoperto modelli, l’analista trasforma queste scoperte in intuizioni utili. Questo può significare fornire risposte a domande specifiche che l’azienda ha, come “Qual è il prodotto più venduto?” o “Quali caratteristiche rendono un annuncio efficace?”.
  5. Presenta le Scoperte: infine, l’analista presenta le sue scoperte in modo che siano facili da capire per tutti, spesso sotto forma di grafici, tabelle o report. Questo aiuta l’azienda a prendere decisioni informate basate su fatti reali e non solo su supposizioni.

Un analista di dati gioca un ruolo cruciale nel trasformare grandi quantità di dati grezzi in informazioni preziose che possono aiutare a guidare le decisioni aziendali. È un lavoro che richiede curiosità, attenzione ai dettagli e una forte capacità di interpretare numeri e tendenze.

Tecnico o ingegnere di rete spiegato alla nonna

Un tecnico o ingegnere di rete in termini semplici può essere paragonato al ruolo di un architetto e costruttore di autostrade, ma invece di strade per automobili, costruiscono e mantengono le “autostrade digitali” che permettono ai dati di viaggiare in Internet e nelle reti aziendali. Ecco come si può descrivere il loro lavoro:

Immagina Internet e le reti aziendali come un enorme sistema di autostrade. Queste autostrade digitali collegano le persone e le aziende, permettendo loro di comunicare, condividere informazioni e accedere a risorse. Il tecnico di rete o l’ingegnere di rete è colui che progetta, costruisce, mantiene e ripara queste autostrade.

  1. Progettazione della Rete: come un architetto progetta un’autostrada, il tecnico di rete pianifica la struttura della rete. Decide come dovrebbero essere connesse le varie parti, quali dispositivi sono necessari (come router, switch, e firewall) e come garantire che la rete sia veloce ed efficiente.
  2. Installazione e Configurazione: una volta che il piano è pronto, passa alla costruzione. Installa l’hardware necessario e lo configura per assicurare che tutto funzioni correttamente. Questo include la configurazione di router e switch, la creazione di reti virtuali (VLAN) e l’impostazione di connessioni sicure.
  3. Monitoraggio e Manutenzione: le autostrade digitali hanno bisogno di manutenzione regolare. Il tecnico di rete monitora la rete per assicurarsi che tutto funzioni senza intoppi, identificando e risolvendo eventuali problemi, come interruzioni o rallentamenti.
  4. Sicurezza della Rete: proprio come le autostrade hanno bisogno di misure di sicurezza, anche le reti digitali necessitano di protezione. Il tecnico di rete implementa misure di sicurezza per proteggere la rete da attacchi esterni, come virus o hacker.
  5. Risoluzione dei Problemi: quando qualcosa non va nella rete, come un’interruzione o un problema di connessione, il tecnico di rete interviene come un meccanico per trovare la causa del problema e ripararlo.

Il tecnico o ingegnere di rete svolge un ruolo cruciale nel mantenere le infrastrutture digitali su cui si basa il nostro mondo connesso. È un lavoro che richiede una solida comprensione della tecnologia, capacità di problem solving e una passione per mantenere il mondo connesso e in comunicazione.

Esperto di sicurezza informatica spiegato al cenone di Natale

Un esperto in sicurezza informatica in termini semplici può essere paragonato al lavoro di un guardiano o di un agente di sicurezza, ma invece di proteggere edifici o persone, protegge le informazioni e i sistemi informatici da possibili attacchi. Ecco come si può descrivere il loro lavoro:

Immagina il mondo digitale come una città piena di banche, negozi e case, dove queste ‘strutture’ rappresentano i sistemi informatici e i dati che essi contengono. L’esperto in sicurezza informatica è come il capo della sicurezza di questa città, assicurandosi che ladri, vandali digitali (hackers) e altre minacce non possano causare danni.

  1. Analisi delle Minacce: come un agente di sicurezza valuta i rischi per un edificio, l’esperto in sicurezza informatica identifica le potenziali minacce ai sistemi e ai dati. Questo include la comprensione di come gli hacker potrebbero cercare di attaccare e quali dati o sistemi sono più vulnerabili.
  2. Implementazione di Misure di Protezione: per proteggere la città digitale, l’esperto mette in atto misure di sicurezza, come firewall, antivirus, e sistemi di rilevamento delle intrusioni, che agiscono come muri, telecamere di sorveglianza e sistemi di allarme.
  3. Monitoraggio Costante: la sicurezza informatica non è un’operazione “installa e dimentica”. L’esperto deve monitorare costantemente i sistemi per rilevare qualsiasi attività sospetta, proprio come un agente di sicurezza controlla le telecamere di sorveglianza.
  4. Risposta agli Incidenti: se un intruso viene rilevato, l’esperto interviene immediatamente per fermare l’attacco, limitare i danni e ripristinare i sistemi compromessi. È come se dovesse catturare i ladri e riparare le serrature danneggiate.
  5. Aggiornamento e Formazione: l’esperto deve rimanere sempre aggiornato sulle ultime minacce e tecnologie di sicurezza. Potrebbe anche dover formare altri membri dell’organizzazione sulle migliori pratiche di sicurezza, come evitare truffe via email o proteggere le loro password.

Un esperto in sicurezza informatica è il protettore del mondo digitale, un ruolo che richiede un’acuta consapevolezza delle minacce emergenti, competenze tecniche avanzate e un impegno costante per proteggere dati e sistemi vitali.

Project Manager IT o Digitale spiegato ai familiari


Un Digital Project Manageri può essere paragonato al lavoro di un regista cinematografico, ma invece di film, gestisce progetti digitali come la creazione di siti web, lo sviluppo di software o campagne di marketing online. Ecco come si può descrivere il loro lavoro:

Immagina di realizzare un grande film. Ci sono attori, sceneggiatori, tecnici e molti altri professionisti coinvolti. In questo scenario, il Digital Project Manager è come il regista che coordina tutti questi elementi per assicurarsi che il film sia completato in tempo, rimanga entro il budget e soddisfi le aspettative del pubblico.

  1. Pianificazione del Progetto: prima di iniziare qualsiasi lavoro, il Digital Project Manager deve creare un piano dettagliato. Questo include definire gli obiettivi del progetto, i compiti da svolgere, le scadenze e il budget. È come scrivere la sceneggiatura e pianificare le riprese per un film.
  2. Coordinamento del Team: come un regista lavora con attori e troupe, il Digital Project Manager collabora con sviluppatori, designer, specialisti di marketing e altri membri del team. Assicura che tutti sappiano cosa fare e quando farlo.
  3. Gestione del Budget e delle Risorse: deve assicurarsi che il progetto rimanga entro il budget e che le risorse siano utilizzate in modo efficace, proprio come un regista gestisce il budget di un film per ottenere il massimo da attori, set e attrezzature.
  4. Comunicazione con gli Stakeholder: mantenere una comunicazione costante e chiara con i clienti, gli stakeholder e i membri del team è fondamentale. Informa tutti sull’andamento del progetto e ascolta i loro feedback, proprio come un regista che deve considerare le esigenze dei produttori e del pubblico.
  5. Risoluzione dei Problemi: quando si presentano sfide o imprevisti, il Digital Project Manager deve trovare soluzioni rapide ed efficaci per tenere il progetto in carreggiata, proprio come un regista deve adattarsi a cambiamenti climatici improvvisi o problemi tecnici durante le riprese.
  6. Consegna del Progetto: il suo compito è assicurare che il progetto venga completato con successo e consegnato al cliente o messo in funzione. È l’equivalente della prima del film, dove tutto il lavoro svolto viene finalmente presentato al pubblico.

Il Digital Project Manager è colui che guida e coordina ogni aspetto dei progetti digitali, assicurandosi che questi vengano realizzati in modo efficiente, tempestivo e conforme alle aspettative. È un ruolo che richiede ottime capacità organizzative, di leadership e di comunicazione, nonché una buona conoscenza delle tecnologie digitali.

“Lavoro con i Computer”

“Lavoro con i computer” – questa frase, pronunciata con nonchalant casualità, evoca immagini di un eroe tecnologico che sfida il caos del codice e le insidie dell’hardware. Ma, oh, quanto è fuorviante! Nella realtà, il mio quotidiano non è così diverso da quello di un giardiniere che cerca di convincere un cactus a fiorire in Antartide.

La mia giornata inizia con il rituale sacro del caffè, indispensabile per prepararmi a decifrare i geroglifici moderni noti come “codice di programmazione”. Seduto davanti a un monitor, aspetto che la macchina si degni di rispondere ai miei comandi, un’esperienza che spesso assomiglia più a un dialogo con un gatto capriccioso che a un’interazione con una sofisticata tecnologia. Le mie mani volteggiano sulla tastiera in una danza frenetica, tentando di comporre melodie di codice che possano ammaliare il server, spesso più lunatico di un divo di Hollywood nel bel mezzo di una crisi esistenziale.

E poi ci sono le riunioni, momenti in cui si teorizza su come i nostri algoritmi rivoluzionari cambieranno il mondo, mentre in realtà ci stiamo solo chiedendo se il nostro ultimo aggiornamento sopravviverà all’incontro ravvicinato con l’utente finale. L’utente finale, quell’entità mitologica, è la vera prova del nostro lavoro: una creatura misteriosa che riesce sempre a usare il software in modi che sfidano ogni logica e previsione.

In tutto questo, il mio fedele alleato rimane il pulsante “Ctrl+C” e “Ctrl+V”, strumenti di sopravvivenza in questo selvaggio west digitale. E alla fine della giornata, mentre spengo il mio computer, mi sento come un mago che ha appena concluso un incantesimo complesso – un po’ stanco, un po’ soddisfatto e molto, molto confuso su come tutto ciò abbia funzionato. “Lavoro con i computer”, dico, e in quel momento, sembra quasi una prodezza eroica.

– Ironie di ChatGPT

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