Navigare il proprio Career Path richiede una combinazione di autoconsapevolezza, pianificazione strategica e la capacità di cogliere attivamente le opportunità di crescita, sia all’interno dell’azienda attuale sia in un contesto professionale più ampio.
Il percorso di carriera può essere sviluppato sia all’interno che all’esterno di un’organizzazione, dipendendo dalle aspirazioni individuali, dalle opportunità disponibili e dalle dinamiche del mercato del lavoro.
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Il Career Path all’interno di un’azienda
Sviluppare un Career PAth all’interno di un’organizzazione comporta la crescita professionale attraverso promozioni, trasferimenti interni o l’assunzione di nuove responsabilità. Nel contesto delle multinazionali, il Career Path di un dipendente può essere delineato sin dalla fase di assunzione. Questa pratica, sebbene possa variare in base alla cultura aziendale e alle politiche interne, mira a ottimizzare la gestione del talento identificando precocemente il potenziale di crescita di ciascun individuo e pianificando un percorso di carriera che possa massimizzare sia lo sviluppo professionale del dipendente sia i benefici per l’azienda.
Perché è utile quando le aziende definiscono il tuo Career Path
Molte multinazionali offrono e delineano un percorso di carriera ben definito, il che solitamente è associato ad un ambiente altamente meritocratico e basato sulle performance. Tutto ciò comporta diversi vantaggi:
- Chiarezza e direzione: offrendo una visione chiara del percorso di crescita possibile all’interno dell’azienda, i dipendenti possono focalizzarsi meglio sullo sviluppo delle competenze necessarie per raggiungere i loro obiettivi di carriera.
- Motivazione e impegno: la prospettiva di crescita professionale e l’investimento dell’azienda nel proprio sviluppo possono aumentare la motivazione e l’impegno dei dipendenti.
- Meritocrazia: l’associazione tra progressione di carriera e raggiungimento di risultati concreti promuove un ambiente basato sul merito, incentivando le prestazioni elevate.
E’ altrettanto vero che la chiave di un’azienda non tossica risiede nella capacità di offrire percorsi di carriera che non solo allineino gli obiettivi aziendali con il potenziale individuale, ma che tengano anche conto del benessere e della soddisfazione dei dipendenti.
- La definizione a tavolino di un percorso di carriera basato sul raggiungimento di risultati può intensificare la competizione tra i dipendenti, contribuendo a un clima lavorativo potenzialmente stressante e competitivo.
- La costante necessità di dimostrare il proprio valore e raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi può generare significativi livelli di stress e pressione sui dipendenti, con possibili ripercussioni sul benessere personale e sulla qualità della vita lavorativa.
Un Career Path interno non tossico
Per navigare efficacemente in questo ambiente, sia le multinazionali che i loro dipendenti possono adottare diverse strategie:
- Bilanciare obiettivi e benessere: le aziende dovrebbero cercare di bilanciare le richieste di performance con iniziative di supporto al benessere dei dipendenti, offrendo programmi di assistenza, flessibilità lavorativa e un ambiente di supporto.
- Sviluppo personalizzato: personalizzare i percorsi di carriera in base alle singole aspirazioni e capacità dei dipendenti, permettendo una certa flessibilità nei piani di sviluppo professionale.
- Comunicazione aperta: mantenere linee di comunicazione aperte per discutere aspettative, obiettivi di carriera e feedback sulle prestazioni, consentendo aggiustamenti nel percorso di carriera che tengano conto delle esigenze individuali.
Il Career Path personale: spunti e consigli
Esplorare percorsi di carriera al di fuori della propria attuale azienda si configura come un’opportunità significativa di crescita professionale e personale. In un contesto lavorativo caratterizzato da rapidi cambiamenti e da un’evoluzione costante delle competenze richieste, adottare un approccio aperto e proattivo verso nuove esperienze può fare la differenza nel lungo termine. Questo percorso può portare a scoprire nuove passioni, a sviluppare competenze inaspettate e, in ultima analisi, a realizzare una carriera professionale più ricca e soddisfacente.
Mai ignorare il mercato
Mantenere un’attitudine da “apprendista perpetuo” è essenziale in un mercato del lavoro dinamico. Questo significa:
- Ricerca continua: seguire le pubblicazioni di settore, i rapporti di mercato e le analisi per restare aggiornato sulle tendenze emergenti, sulle tecnologie in ascesa e sui cambiamenti nei modelli di business.
- Identificazione di settori in crescita: concentrarsi su settori con una traiettoria di crescita sostenibile può offrire maggiori opportunità di carriera a lungo termine.
- Allineamento con i propri valori: cercare aziende che non solo offrano opportunità professionali ma che rispecchino anche i propri valori etici e professionali, incrementando la soddisfazione e l’engagement lavorativo.
Coltivare il Personal Branding
Il personal branding si rivela una leva strategica nel distinguersi in un mercato competitivo:
- Presenza online: Utilizzare piattaforme come LinkedIn per condividere insight, partecipare a discussioni di settore e pubblicare contenuti originali che riflettano la propria expertise e visione professionale.
- Coerenza e autenticità: Assicurarsi che la propria immagine online sia coerente con i propri obiettivi di carriera e che trasmetta autenticamente chi si è come professionista.
- Visibilità: Partecipare attivamente a gruppi professionali e forum online per aumentare la propria visibilità e stabilire la propria reputazione nel campo di interesse.
Frequentare “i luoghi” settoriali
La costruzione di una rete professionale estesa e diversificata può aprire porte inaspettate:
- Partecipazione attiva: coinvolgersi in eventi di settore, conferenze e workshop non solo per apprendere ma anche per connettersi con altri professionisti.
- Mentorship: ricercare mentor o diventare mentori per altri può fornire prospettive preziose e opportunità di crescita reciproca.
- Coltivare relazioni: Il networking efficace si basa sulla costruzione di relazioni genuine e sul dare valore prima di riceverlo.
Prendersi il tempo di valutare più fattori
- Potenziale di crescita: valutare le offerte di lavoro non solo in termini di compensazione immediata ma anche per le possibilità di sviluppo professionale e personale che offrono. Se la valutazione è fatta in momenti di “non urgenza” è molto più facile approfondire prendendosi del tempo.
- Zona di comfort: essere disposti a sfidare la propria zona di comfort può rivelarsi una strategia vincente, aprendo a ruoli che richiedono l’apprendimento di nuove competenze o l’adattamento a culture aziendali diverse. Ma i periodi storici della vita delle persone sono fatti di alti e bassi, non sempre è il momento opportuno per aumentare i livelli di stress.
- Equilibrio vita-lavoro: considerare come il cambio di lavoro influenzerà il proprio equilibrio vita-lavoro, valutando la sostenibilità a lungo termine della nuova posizione, rispetto ai propri obiettivi personali degli anni successivi.
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