Apple e la causa da 1 miliardo di dollari in UK: cosa è successo

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Andrea Barbieri

 

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Apple tenta di respingere una causa da 1 miliardo di dollari nel Regno Unito per le commissioni dell’App Store

LONDRA, 23 gennaio – Apple (AAPL.O) ha richiesto martedì a un tribunale londinese di archiviare una causa collettiva del valore di circa 1 miliardo di dollari, intentata a nome di oltre 1.500 sviluppatori di app, riguardante le commissioni dell’App Store. La causa, del valore fino a 785 milioni di sterline (998 milioni di dollari), è una delle numerose affrontate dal colosso tecnologico nel Regno Unito e sostiene che Apple abbia imposto commissioni ingiuste fino al 30% sugli acquisti di app o altro contenuto da parte di sviluppatori terzi.

Chi guida la causa Apple

Sean Ennis, professore di diritto della concorrenza ed ex economista presso l’OCSE, è alla guida del caso, presentato al Tribunale di Appello per la Concorrenza (CAT) lo scorso anno. I suoi avvocati affermano che Apple ha abusato della sua posizione dominante nel mercato della distribuzione di app sui propri dispositivi e stanno cercando risarcimenti per gli sviluppatori con sede nel Regno Unito. Tuttavia, Apple sostiene che l’85% degli sviluppatori sul suo App Store non paghi alcuna commissione e chiede al CAT di archiviare il caso, che i suoi avvocati ritengono “insostenibile”.

La difesa di Apple

L’avvocato di Apple, Daniel Piccinin, ha dichiarato che gli sviluppatori non possono presentare una richiesta nel Regno Unito a meno che non siano stati addebitati per acquisti effettuati tramite l’App Store del Regno Unito. Questo si applicherebbe solo a una piccola minoranza dei ricorrenti, sostiene l’azienda. Ma l’avvocato di Ennis, Paul Stanley, ha dichiarato in documenti giudiziari che Apple “è venuta nel Regno Unito per offrire servizi alle imprese britanniche su un mercato britannico e ha abusato della sua posizione facendo pagare loro troppo”.

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